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Gas Refrigerante H.C. (Hydro Carbon)

L’interesse verso l’utilizzo dei refrigeranti idrocarburi (HC), così come per tutti gli altri refrigeranti naturali (ammoniaca, anidride carbonica), ha avuto origine da quando si è scoperto che i fluidi CFC e HCFC risultano essere dannosi per l’ozono atmosferico mentre quelli HFC contribuiscono in maniera piuttosto considerevole all’effetto serra. Diversamente, l’utilizzo dei refrigeranti naturali non comporta problemi per l’ambiente.
Essi non contengono né cloro né fluoro, essendo costituiti unicamente da carbonio e idrogeno. Da qui il loro progressivo affermarsi non solo come fluidi di lavoro negli impianti frigoriferi. Tuttavia l’infiammabilità è il grosso scoglio che non ha permesso a questi fluidi di essere accettati in maniera universale sul mercato. A favore, però, dell’utilizzo degli HC, giocano senz’altro le buone proprietà di trasporto del calore (fatto che richiede cariche ridotte di refrigerante) e la possibilità di utilizzo di oli di tipo minerale, che permette di evitare le problematiche connesse all’umidità legate all’utilizzo dei lubrificanti sintetici.